Cristiana Maffucci Attrice comica e psicoterapeuta |
Il riso abbonda sulla bocca degli stolti, dal latino “Risus abundat in ore stultorum”. Così recita un antichissimo detto, per dire che chi ride molto è uno stupido.
Poi Molière ci insegnò che “si piange con il cuore, ma si ride con il cervello”. E, se questo è vero, ridere molto dovrebbe dimostrare che si fa largo uso del cervello, non il contrario.
Quindi, in tempi più recenti, la risata è stata simbolicamente associata alla vita e alla gioia di vivere. È perciò, per sua stessa natura, contrapposta alla morte. Ridendo ci si rilassa e tutto il corpo ne acquista giovamento. Studi scientifici hanno dimostrato che il buonumore mette al riparo dalle infezioni determinando un aumento (minor riduzione) dell'immunoglobulina A, un anticorpo che, nell’ambito del sistema immunitario, aiuta a neutralizzare i corpi estranei come virus e batteri.
La gelotologia (dal greco ghelos=riso e logos=scienza) è una disciplina relativamente recente che studia l'attività del ridere, del buonumore e del pensiero positivo come rimedio a numerosi disturbi psicofisici. Si basa sugli studi scientifici della PsicoNeuroEndocrinoImmunologia (PNEI) che hanno evidenziato l’influenza diretta degli stati mentali e delle emozioni sul sistema immunitario e viceversa.
Grazie alla gelotologia si è scoperto che con le risate, quelle spontanee e incontenibili che coinvolgono gran parte dei nostri muscoli anche addominali, si attivano precise strutture nervose periferiche che producono le endorfine, sostanze chimiche dotate di una potente attività analgesica ed eccitante che esercita sul nostro corpo un effetto simile alla morfina.
L’aspetto più interessante delle endorfine sta dunque proprio nella loro capacità di migliorare il nostro umore. Esse vengono rilasciate dal nostro organismo in situazioni piacevoli, ma anche in situazioni di difficoltà come forma di difesa in modo da poter sopportare meglio il dolore psicologico e anche fisico. Le endorfine sono in grado di regalarci sensazioni gratificanti e, inoltre, ci aiutano a sopportare meglio lo stress.
Risoterapia e comicoterapia
Patch Adams sposò l’idea di poter aiutare i pazienti con le risate e portò i clown in corsia per affiancare alle classiche cure, la clownterapia. Ecco che la terapia del sorriso entra a far parte delle terapie dolci, confermandoci il vecchio proverbio “il riso fa buon sangue”.
Va comunque sottolineato, che la risata indotta con la comicità e affiancata a vari percorsi terapeutici, rappresenta da sempre una forma di difesa, spesso inconsapevole, per superare la drammaticità di certe situazioni e scongiurare complicazioni psico-fisiche. Molte persone, infatti, reagiscono a situazioni tristi e difficili, ridendo in modo ingiustificato, ma questo rappresenta in certi casi una modalità per ristabilire nel cervello una condizione biochimica necessaria al mantenimento delle funzionalità fisiche, quindi un modo alternativo per ripristinare nel corpo una sorta di equilibrio reagendo al dolore con risate apparentemente fuori luogo.
La risata unisce
La risata è, essenzialmente, l’espressione di una complicità, del trovarsi d'accordo. Non ridiamo tutti delle stesse cose. Ridere delle stesse battute significa condividere qualcosa. La risata unisce e ci rimette in sintonia con gli altri, siano essi gli autori delle battute o i nostri amici con i quali condividiamo lo spazio e il tempo per ridere, di fronte a uno spettacolo comico o una pellicola divertente.
Per stare meglio è consigliato ogni tanto un sano spettacolo di cabaret.
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