Secondo Seligman, le modalità di pensiero pessimistico, tipico di coloro che attribuiscono le cause dei propri fallimenti a se stessi o alle persone più vicine a loro, conduce spesso in stati depressivi. Seligman ha tentato di evidenziare se la stessa catena cognitiva di cause non potesse essere ribaltata sul versante positivo .
Parlando di salute positiva, Seligman non si riferisce
all’assenza di malattia, ma ad una “condizione caratterizzata dal provare
emozioni positive, dall’avere degli impegni finalizzati al
raggiungimento di obiettivi positivi, dall’essere in grado di
relazionarsi positivamente con l’alterità” (2008). Il benessere
provato, frutto dell'equilibrio mentale e dello stato di omeostasi, incrementa
la longevità delle persone e migliora la qualità di vita anche nell'invecchiamento.