"Uno scrittore non si riposa mai – scrivere è un modus vivendi, un modo
di respirare, di guardare, di amare – e quando si ferma è aspirato dal
caos, o dal caso, in cui troverà gli spunti, gli appigli –un’emozione,
un pathos, un’idea – per la sua futura opera.
Scrivere è ampliare
la coscienza e metterla in risonanza con il mondo e poi con il Logos
portare la luce e riparare le dissonanze con nuove armonie verbali.
Chi
scrive porta costantemente sulle spalle l’incongruenza del mondo,
rasentando il misticismo laddove ne sentisse empaticamente il dolore:
scrivere è per lui sia l’esorcismo del dolore del mondo, sia uno scudo
fatto di un altro mondo, un altro verbo, un altro logos. Un’altra
creazione."
Il mestiere di scrivere - Forneri
Costruire la felicità
Se si vuole costruire la felicità,
si ricordi che la stanza più grande sarà quella dell'attesa.
Jules Renard
I 5 assiomi della comunicazione
“Non si può non comunicare”. Non esiste un qualcosa che sia un non-comportamento.
Secondo assioma
“Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, tale che quest'ultimo categorizza il primo ed è quindi una meta-comunicazione”. All’interno di un messaggio esiste un aspetto di notizia, che comprende le informazioni date e un aspetto di relazione che riguarda invece le modalità con cui viene espressa la comunicazione (coerente, ambigua).
Terzo assioma
“La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti”. Durante la comunicazione si produce una punteggiatura della sequenza di eventi; un modo diverso di punteggiare la sequenza produce un conflitto perché ogni parlante interpreta il proprio comportamento come conseguenza del comportamento dell'altro e mai come causa.
Quarto assioma
“La comunicazione umana è composta da codici analogici e numerici”, corrispondendo i primi prevalentemente ad aspetti relazionali e i secondi ad aspetti di contenuto.
La comunicazione analogica rappresenta ogni comunicazione non verbale (anche le posizioni del corpo, le espressioni del viso, i gesti) ed è necessaria per veicolare e definire la relazione, mentre il linguaggio numerico costituito dalle parole, che servono a scambiare informazioni e trasmettere la conoscenza, è adatto a veicolare il contenuto. L'uomo ha la necessità di cambiare di continuo i due moduli.
Quinto assioma
“Tutte le sequenze di comunicazione sono simmetriche oppure complementari, a seconda che la relazione tra i comunicanti sia basata su differenze oppure su parità”. L’interazione simmetrica è caratterizzata dall’uguaglianza, in questo caso si rispecchia il comportamento dell'altro. Il processo opposto contraddistingue l'interazione complementare, basata sulla differenza in cui si hanno due diverse posizioni, up (superiore) - down (inferiore), in cui il comportamento di uno tende a completare quello dell'altro.
Abraham Maslow, bisogni e motivazioni
È molto noto per la sua teoria sulla gerarchizzazione dei bisogni, classificati secondo una piramide, alla cui base prendono posto i bisogni innati, mentre al vertice troviamo il bisogno di autorealizzazione.
Maslow era convinto dell'importanza di concentrarsi sulle qualità positive delle persone, invece di trattarle come un "insieme di sintomi".
La prima esperienza di Maslow con il comportamentismo lo lasciò con una mentalità positivista. Su raccomandazione del professor Hulsey Cason, Maslow scrisse la sua tesi di master su "apprendimento, conservazione e riproduzione di materiale verbale". Maslow considerava tale ricerca banale, ma completò la sua tesi nell'estate del 1931 ottenendo il titolo di studio. Tuttavia, non essendo soddisfatto della sua tesi, la tolse dalla biblioteca della facoltà di psicologia e ne strappò l'elenco dal catalogo.
In seguito, Maslow iniziò a mettere in discussione il modo in cui gli psicologi erano giunti alle loro conclusioni e, sebbene non fosse completamente in disaccordo, aveva le sue idee su come comprendere la mente umana. Chiamò la sua nuova disciplina psicologia umanistica.
La piramide dei bisogni di Maslow
Maslow sostiene che la base di partenza per lo studio dell'individuo è la considerazione dell'insieme dei suoi bisogni. Maslow è convinto del fatto che saper riconoscere i bisogni dell'individuo, favorisca un approccio centrato sulla persona.
Nel 1954 pubblicò "Motivazione e personalità", dove espose la teoria di una gerarchia di motivazioni che muove dalle più basse (originate da bisogni primari - fisiologici) a quelle più alte (volte alla piena realizzazione del proprio potenziale umano - autorealizzazione). Secondo tale teoria, i bisogni umani saranno soddisfatti solo un livello alla volta e si potrà salire di livello soltanto quando verranno assecondati i bisogni inferiori, per raggiungere infine la piena autorealizzazione.
In tarda età, Maslow giunse alla conclusione che l'autorealizzazione non fosse un risultato automatico della soddisfazione degli altri bisogni umani.
- In fondo alla gerarchia ci sono i "Bisogni fondamentali o fisiologici" (cibo, acqua, sonno, sesso, omeostasi, secrezione).
- Al livello successivo c'è la "Sicurezza, ordine e stabilità". Questi due passaggi sono importanti per la sopravvivenza fisica della persona. Una volta che gli individui hanno un'alimentazione di base, un riparo e sicurezza, cercano di ottenere di più.
- Il terzo livello di bisogno è "Appartenenza e Amore" che sono bisogni psicologici; quando gli individui si sono presi cura di loro stessi fisicamente, sono pronti a condividere le emozioni con gli altri (famiglia, amici).
- Il quarto livello si raggiunge quando gli individui si sentono a proprio agio con ciò che hanno realizzato. Questo è il livello di "Stima", la necessità di essere competenti e riconosciuti, ad esempio attraverso il livello di successo o status;
- Poi c'è il livello "Cognitivo" in gli individui si stimolano intellettualmente ed esplorano;
- In seguito troviamo il livello "Estetico", che è il bisogno di armonia, ordine e piacevolezza.
- Al vertice della piramide, il "Bisogno di autorealizzazione" si verifica quando gli individui raggiungono uno stato di armonia e comprensione perché sono impegnati a raggiungere il loro pieno potenziale. Quando un individuo ha raggiunto lo stato di autorealizzazione, si concentra su sé stesso e si impegna per strutturare la propria immagine. Tutto questo in termini di sentimenti quali la fiducia in sé stessi (autostima) o il raggiungimento di un obiettivo prefissato (autoefficacia).
Profili di temperamento nei bambini
In psicologia, si definisce temperamento: “l'insieme di disposizioni comportamentali presenti sin dalla nascita le cui caratteristiche definiscono le differenze individuali nella risposta all’ambiente. Il temperamento riflette dunque una variabilità biologica” (Lingiardi, 1996).
Ogni bambino, fin dalla nascita, reagisce a certi stimoli e ne ignora altri: l’intensità e la frequenza di tali risposte definiscono il temperamento.
Thomas e Chess (1977), due studiosi statunitensi, hanno indentificato tre profili temperamentali:
- BAMBINI FACILI
- BAMBINI DIFFICILI
- BAMBINI LENTI
I bambini facili sono quieti e regolari nei ritmi biologici (mantengono con facilità gli orari del sonno e della pappa), non sono ostili alle novità (per esempio un nuovo cibo, o una persona mai vista prima), si adattano facilmente ai cambiamenti (come un sapore nuovo), reagiscono moderatamente agli stimoli, e sono prevalentemente di buon umore.
I bambini difficili pssono avere fame o sonno a orari imprevedibili, stentano ad addormentarsi, detestano le novità, si adattano con fatica ai cambiamenti, reagiscono in modo eccessivamente intenso agli stimoli, e sono spesso di malumore.
I bambini lenti presentano un basso livello di attività,
un iniziale fastidio di fronte alle nuove esperienze, una reattività un po’ esagerata, un umore non sempre favorevole e mostrano una certa lentezza per adeguarsi ai cambiamenti.
Personalità, temperamento, carattere
La personalità
si struttura in maniera definitiva verso la fine dello sviluppo
psicologico della persona (a fine adolescenza) sulla base del
temperamento e del
carattere. Ma come possiamo definire queste due dimensioni?
Il temperamento riguarda la componente biologica innata, legata a fattori genetici.
Il
termine temperamento deriva dal latino temperare e significa mescolare
opportunamente. Quindi il termine temperamento si riferisce a quei
tratti innati psicologici che determinano le tendenze di comportamento
di una persona.
Il carattere, invece, riguarda l'insieme dei comportamenti appresi ed è quindi legato all'ambiente in cui l'individuo cresce e si sviluppa venendo influenzato dal contesto che determina in lui modificazioni legate anche al suo temperamento di base. Ogni circostanza infatti può influire in maniera differente in relazione al substrato di partenza.
Ci sono bambini facili che accettano di buon grado ogni novità, mentre ci sono bambini difficili che faticano ad adattarsi ai cambiamenti e a interagire con il contesto. Ci sono bambini che si adattano con lentezza e qualche difficoltà. Sta alle figure genitoriali prima, agli insegnanti poi, accompagnarli in maniera armoniosa affinché riescano a superare le difficoltà di adattamento, imparando a gestire i cambiamenti inevitabili e ad apprezzare le belle novità, di fronte alle quali spesso mostrano riluttanza.
Che cosa significa Ecopsicologia?
Nell'ambito della psicologia ambientale, troviamo anche l'Ecopsicologia.
Psicologia architettonica
La psicologia architettonica è una branca della più ampia psicologia ambientale.
La psicologia architettonica si occupa di studiare l'interazione tra la persona e l'ambiente costruito (casa, scuola, ufficio...) e
si pone l'obiettivo di ridurre lo stress e di migliorare il benessere, valutando attentamente le percezioni e gli stati emotivi che si generano in determinati spazi nei quali trascorriamo il nostro tempo.
Gaslighting e manipolazione mentale
I carnefici sono persone che hanno generalmente un disturbi della personalità: il Disturbo narcisistico (NPD) o il Disturbo borderline (BPD).
La storia narra il tentativo di un uomo di condurre sua moglie verso uno stato di follia, al fine di appropriarsi dei suoi beni di famiglia. L’uomo modifica alcuni elementi dell’ambiente domestico e nega i cambiamenti quando la moglie li nota. Facendo leva sulla scarsa memoria di lei e della sua fragilità, porta la donna a dubitare sempre di più delle proprie sensazioni e convinzioni, divenendo sempre più emotivamente instabile. Tale gioco perverso si snoda attorno alle luci a gas, affievolite per mettere la vittima in una condizione di profonda insicurezza.
La narrazione e le emozioni
Approcciandoci alla scrittura è fondamentale comprendere il valore delle emozioni, capire come esse si generano, partendo dalla comprensione dalle primarie per arrivare alle secondarie e infine ai sentimenti.
Escher |
Incontri importanti: destino o casualità
Gli incontri più importanti sono già combinati dalle anime
prim'ancora che i corpi si vedano.
Paulo Coelho