Primo assioma
“Non si può non comunicare”. Non esiste un qualcosa che sia un non-comportamento.
Secondo assioma
“Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione, tale che quest'ultimo categorizza il primo ed è quindi una meta-comunicazione”. All’interno di un messaggio esiste un aspetto di notizia, che comprende le informazioni date e un aspetto di relazione che riguarda invece le modalità con cui viene espressa la comunicazione (coerente, ambigua).
Terzo assioma
“La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione tra i comunicanti”. Durante la comunicazione si produce una punteggiatura della sequenza di eventi; un modo diverso di punteggiare la sequenza produce un conflitto perché ogni parlante interpreta il proprio comportamento come conseguenza del comportamento dell'altro e mai come causa.
Quarto assioma
“La comunicazione umana è composta da codici analogici e numerici”, corrispondendo i primi prevalentemente ad aspetti relazionali e i secondi ad aspetti di contenuto.
La comunicazione analogica rappresenta ogni comunicazione non verbale (anche le posizioni del corpo, le espressioni del viso, i gesti) ed è necessaria per veicolare e definire la relazione, mentre il linguaggio numerico costituito dalle parole, che servono a scambiare informazioni e trasmettere la conoscenza, è adatto a veicolare il contenuto. L'uomo ha la necessità di cambiare di continuo i due moduli.
Quinto assioma
“Tutte le sequenze di comunicazione sono simmetriche oppure complementari, a seconda che la relazione tra i comunicanti sia basata su differenze oppure su parità”. L’interazione simmetrica è caratterizzata dall’uguaglianza, in questo caso si rispecchia il comportamento dell'altro. Il processo opposto contraddistingue l'interazione complementare, basata sulla differenza in cui si hanno due diverse posizioni, up (superiore) - down (inferiore), in cui il comportamento di uno tende a completare quello dell'altro.