In Italia più di 6 milioni di persone soffrono di cefalea, soprattutto donne. Si tratta di un disturbo fastidioso, che ha ripercussioni nella vita privata e sociale, con una perdita di centinaia di milioni di ore di lavoro o di studio l’anno.
Si valuta che solo una persona su dieci possa affermare di non avere mai provato il mal di testa nella propria vita.
Il mal di testa è molto studiato, anche se tutt’oggi sussistono diversi aspetti non ancora chiari, sulle cause.
Si ipotizzano alterazioni di tipo vascolare o nervoso; mentre nelle donne giocano un ruolo fondamentale le variazioni ormonali legate al ciclo mestruale, alla menopausa o all’uso di contraccettivi orali.
Fra i possibili motivi dell’emicrania, oggi si reputa che vi possano essere anche malattie allergiche (quali asma, rinite o dermatite). Inoltre anche il fumo di sigaro e sigaretta possono essere tra le cause scatenanti anche nel caso di fumo passivo.
È stato da poco individuato un disturbo chiamato cefalea notturna che riguarda prevalentemente pazienti anziani.
Esistono anche alimenti in grado di provocare forti attacchi di emicrania in chi è predisposto, come formaggi stagionati, salumi, crostacei, cioccolato, alcolici, prodotti alimentari contenenti glutammato di sodio, perché possono alterare la circolazione. Anche durante l’attività sessuale, con l’aumento della pressione del sangue e conseguentemente alla vasodilatazione, si possono scatenare, in alcuni soggetti, attacchi di cefalea piuttosto intensi.