Kohut e i suoi studi sul narcisismo, il Sé grandioso

Il contributo di Kohut (Vienna, 3 maggio 1913 – Chicago, 8 ottobre 1981) ruota intorno all’elaborazione di una teoria del Sé e al  rinnovamento della tecnica psicoanalitica nell’analisi del disturbo narcisistico di personalità.

Secondo il pensiero di Heinz Kohut, il Sé rappresenta il nucleo originario e centrale della personalità; il suo sviluppo corrisponde a una graduale trasformazione di un narcisismo infantile onnipotente in un narcisismo maturo, sano e realistico, mentre le nevrosi e le psicosi sono il di uno sviluppo patologico.

Alla nascita, il Sé dipende strettamente, per la sua sopravvivenza, dall’ambiente e in particolare dal rapporto diadico con la madre. L’empatia con cui la madre, e subito dopo la coppia genitoriale, accoglie e corrisponde ai bisogni del bambino, assicurandone la sopravvivenza, e inoltre sorregge la sua crescita psicologica, infondendo nel bambino un senso di «valore».
Questo processo pone le condizioni per un investimento narcisistico e per il potenziamento del Sé del bambino che assume le forme di un «Sé grandioso» grazie al quale, rispecchiandosi nella madre, trova conferma di importanza e unicità, elementi essenziali per il sano sviluppo della personalità.

Nelle prime fasi della vita, questa costruzione è fisiologica ed essenziale alla stabilizzazione per la crescita del Sé, così come lo è la cosiddetta «Imago parentale idealizzata», la quale risulta dall’investimento narcisistico della coppia genitoriale.
La formazione di questa struttura riflette la capacità della coppia genitoriale di rispondere empaticamente ai bisogni del bambino.

Secondo Kohut, il percorso di sviluppo ottimale dovrebbe condurre al consolidamento di un «Sé nucleare», inteso come il nucleo centrale della personalità. In questo processo, le configurazioni arcaiche dovrebbero essere abbandonate e sostituite da concezioni di Sé più realistiche e allineate con le possibilità dell'ambiente circostante, consentendo un adattamento alla realtà esterna.
Gli ostacoli alla formazione del Sé risiedono, per Kohut, nell’inadeguatezza delle risposte affettive dei genitori ai bisogni del bambino. Le patologie psicotiche e narcisistiche sono riconducibili a disturbi nei processi formazione e integrazione del «Sé grandioso» e dell’Imago parentale idealizzata. 

Quando il «Sé grandioso» non viene integrato nella personalità adulta, produce gravi alterazioni nella forma di manifestazioni onnipotenti, e quindi ostacola o rende impossibile la realizzazione dell’individuo. Kohut ritiene che i disturbi narcisistici derivino da gravi privazioni e lacerazioni delle prime esperienze interpersonali, alle quali il bambino ha risposto con la costruzione di una serie di strutture difensive che rivendicano l’esperienza di “valore” che originariamente è mancata.

I pazienti narcisistici sono spesso adulti che da bambini non hanno ricevuto il necessario calore emotivo e che spesso hanno dovuto far fronte alla solitudine e alla depressione con la produzione di fantasie grandiose.