ArteTerapia Biofilica

Esiste uno stretto legame tra espressione creativo-artistica e processo di regolazione emozionale.
Le terapie espressive consentono di osservare la realtà attraverso linguaggi diversi, non verbali (arti figurative, danza) e verbali (scrittura, canto, teatro) per accedere a esperienze emotive intense e significative con la possibilità di elaborare e regolare le proprie emozioni. Hanno un effetto catartico ma anche trasformativo: il linguaggio non verbale stimola processi profondi. 

Le tecniche espressive agiscono sulla sfera emotivo-affettiva dell’individuo per regolare le emozioni. Sono applicabili sia in ambito preventivo e pedagogico (a scuola) sia in ambito terapeutico (per superare momenti di disagio e vivere esperienze eudaimoniche).
 
In qualità di psicologa, architetto, insegnante di arte e immagine, ho una formazione a 360° che mi consente di seguire la fase artistico-espressiva e la fase psicologico-trasformativa.
Entrambe le componenti sono rilevanti al fine di affiancare le persone nell'espressione dei vissuti emotivi, realizzando opere in grado di far sbocciare un appagante senso di autoefficacia.
Nella foto sottostante è possibile vedere alcune opere, in linea con quelle che vengono realizzate nei laboratori di arteterapia biofilica.
Altre opere sono presenti sul sito: vivarte.it
 
Il termine Biofilia, usato per la prima volta da Erich Fromm, significa letteralmente "amore per la vita".
Fu il biologo e ricercatore Edward Wilson a comprendere come l'essere umano sia attratto da tutto ciò che è vitale (mondo animale, mondo vegetale, ruscelli d'acqua...); tutto questo ha un significato evoluzionistico ben preciso in quanto garantisce maggiori possibilità di sostentamento.
Wilson con il termine Biofilia vuole intendere la naturale predisposizione dell'essere umano verso le diverse forme di vita.

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