La nostra scrittura si evolve insieme a noi

Nella scuola elementare ci viene presentato un preciso modello scrittorio al quale ogni bambino cerca di attenersi il più possibile. Crescendo ed acquisendo una sempre maggiore dimestichezza con carta e penna, la scrittura tende a diventare via via meno anonima acquistando caratteristiche proprie e spesso anche scostandosi dal modello scrittorio.
Si pensi per esempio alla realizzazione delle lettere m e n. Molti ragazzi, crescendo tenderanno a scrivere in modo diverso (la n viene spesso scritta come una u), trasmettendo così caratteristiche di scioltezza e dinamicità. Altri ragazzi continueranno anche da adulti a scrivere la m e la n nel modo classico, sottolineando il loro bisogno di attenersi alle regole, senza trasgressioni.
Inoltre la scrittura può essere mutevole anche in base agli stati d'animo e alle condizioni di salute. Quindi essa può rivelare molto sulla nostra sofferenza.

Anche la firma parla di noi

La firma può rivelare molto aspetti di una persona.
Per esempio, chi firma nella parte destra dello foglio è una persona che guarda al futuro, mentre chi firma nella parte sinistra, fatica a rinnovarsi essendo molto ancorato al passato. Chi firma senza alterare la solita scrittura è una persona che si mostra per come è veramente, mentre chi usa una firma incomprensibile ed esageratamente ampollosa, cerca di apparire agli altri in modo diverso. Chi usa nelle proprie iniziali una lettera non ampollosa e addirittura minuscola è una persona che non tende a sopravvalutarsi con gli altri, ma che lascia trapelare le proprie qualità con modestia senza ostentarle (esempio 7).
Chi firma usando prima il cognome e poi il nome dà molta importanza alla famiglia di provenienza.


Più precisamente si può dire che la scrittura rivela chi siamo, mentre la firma rivela chi vorremmo essere.

Grafologia: interpretare la scrittura per capire noi stessi e gli altri

I segni della scrittura, se giustamente interpretati, possono aiutarci a capire meglio il carattere di una persona ed il suo stato d’animo. 
La dottrina che studia i segni della scrittura si chiama “grafologia”.
Scrivete alcune righe su un foglio bianco, usando una penna stilo o una sfera e poi firmate. Osservate attentamente la scrittura, prendendo in esame le caratteristiche qui presentate. Potete fare questo test su voi stessi o sui vostri amici. 

La pressione scrittoria, indica l’energia vitale. Una persona depressa e angosciata, avrà un segno debole, incerto, poco marcato (esempio 1). Al contrario una persona entusiasta e vitale avrà un tratto fermo con una certa pressione sul foglio che potrà lasciare un lieve segno nei fogli sottostanti.

La dimensione della scrittura detta “calibro della scrittura” indica la padronanza di se stessi. Una persona insicura e timida avrà un calibro di scrittura piccolo. Il calibro medio indica il giusto equilibrio, mentre un calibro eccessivamente grande (6mm per l’adulto) può indicare  un complesso di superiorità (magari conseguente a un complesso di inferiorità).
Una grafia tondeggiante indica estroversione ed apertura verso il prossimo. Una grafia eccessivamente angolosa e appuntita può indicare rigidità e durezza.

L’andamento ascendente della riga (la scrittura che tende a salire nel foglio come nell’esempio 2) indica ottimismo; mentre l’andamento discendente indica generalmente tendenza al pessimismo e alla depressione (esempio 1). Questo vale per le persone che hanno già acquisito una certa padronanza nello scrivere e non per i bambini sotto i dieci anni.