"Uno scrittore non si riposa mai – scrivere è un modus vivendi, un modo 
di respirare, di guardare, di amare – e quando si ferma è aspirato dal 
caos, o dal caso, in cui troverà gli spunti, gli appigli –un’emozione, 
un pathos, un’idea – per la sua futura opera.
Scrivere è ampliare
 la coscienza e metterla in risonanza con il mondo e poi con il Logos 
portare la luce e riparare le dissonanze con nuove armonie verbali.
Chi
 scrive porta costantemente sulle spalle l’incongruenza del mondo, 
rasentando il misticismo laddove ne sentisse empaticamente il dolore: 
scrivere è per lui sia l’esorcismo del dolore del mondo, sia uno scudo 
fatto di un altro mondo, un altro verbo, un altro logos. Un’altra 
creazione."
Nicoletta Forneri