È
molto celebre lo script, elaborato da Schank e Abelson nel 1977. Vengono esaminate le fasi
di una cena al ristorante, dal momento dell'accoglienza all'uscita dal
locale. Ogni azione può presentare alcune varianti a seconda del tipo di
ristorante e del luogo in cui si trova.
Per script si intende una struttura di memoria che si riferisce conoscenza stereotipica relativa a sequenze di azioni. Gli script si originano da un fenomeno sociale che ha lo scopo di condividere la conoscenza di azioni stereotipiche con altri esseri umani.
Lo script viene sfruttato
dalla mente per semplificare il ragionamento in tutte le situazioni
analoghe. In ognuna di quelle situazioni la mente non ha bisogno di
compiere i complessi ragionamenti logici che sarebbero teoricamente
necessari, ma si limita semplicemente a eseguire lo script relativo.
Lo
script contiene due tipi di conoscenza: una sequenza di azioni e un
insieme di ruoli. Una volta riconosciuta una situazione e trovato lo
script corrispondente, la sequenza di azioni ritrovate consente di
comprendere il contesto e di compiere elaborazioni di tipo
“anticipatorio” sugli eventi.
L’elemento chiave della Teoria della dipendenza concettuale è l’idea che tutte le concettualizzazioni possano essere rappresentate in termini di un piccolo numero di atti primitivi eseguiti da un attore su un oggetto. Nella teoria di Schank, tutta la memoria è episodica, cioè organizzata attorno a esperienze personali piuttosto che a categorie semantiche.
Gli episodi generalizzati sono chiamati copioni, questi copioni vengono salvati nella nostra memoria e su ognuno viene applicata un’etichetta per definirlo e collocarlo. Gli script consentono alle persone di fare inferenze necessarie per la comprensione inserendo le informazioni mancanti.
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