Le logoterapie e le tecniche di educazione alla parola e al canto talvolta si sono dimostrate non risolutive. Infatti, non è sempre possibile rimuovere certi impedimenti psicofisici alla corretta emissione del suono vocale mediante esercitazioni circoscritte all’apparato orale e respiratorio.
Da una osservazione casuale Francesca Romano ha intuito la soluzione teorica alle problematiche legate alla parola e al canto, e ha messo a punto alcune pratiche innovative ed efficaci per utilizzare appieno le potenzialità del corpo, cassa di risonanza della voce umana.
Ha scoperto che il limite dei metodi tradizionali risiede nell’impostazione di partenza: imporre con costante sforzo di volontà le tecniche di perfezionamento. E prova l’esatto contrario: la sonorità fisica, liberata da contrazioni e costrizioni, può esprimere appieno tutte le sue potenzialità. Non educare il corpo, lasciare invece che esso liberi la mente.
La descrizione dettagliata degli esercizi pratici proposti nel libro “Iniziazione alla Voce-terapia” è illuminante ed è sostenuta da continui richiami storico-scientifici che li giustificano e indicano percorsi di approfondimento. Si tratta di pratiche tra loro eterogenee che attingono a principi teorici elaborati in diverse epoche e latitudini.
E così la mente impara a seguire il corpo che è poi l’involucro della voce, apparentemente misterioso, eppure così plasmabile. L’organizzazione delle parole, la modulazione della voce, diventano un’esperienza sensoriale, un passaggio tra fisico e psichico. Il contatto col corpo che canta conduce a ricostruire la propria identità poiché, ricontattando e integrando parti di sé come tanti pezzi di un mosaico, aiuta a riconoscere la voce. Quella che utilizziamo tutti i giorni, con cui riveliamo le nostre emozioni e che rappresenta l’unità del corpo. Così la voce educa la mente.
Rossana d’Ambrosio per Vivacemente3
bibliografia: Iniziazione alla Voce-terapia, di Francesca Romano, Mediterranee
Nessun commento:
Posta un commento