Grafologia: interpretare la scrittura per capire noi stessi e gli altri

I segni della scrittura, se giustamente interpretati, possono aiutarci a capire meglio il carattere di una persona ed il suo stato d’animo. 
La dottrina che studia i segni della scrittura si chiama “grafologia”.
Scrivete alcune righe su un foglio bianco, usando una penna stilo o una sfera e poi firmate. Osservate attentamente la scrittura, prendendo in esame le caratteristiche qui presentate. Potete fare questo test su voi stessi o sui vostri amici. 

La pressione scrittoria, indica l’energia vitale. Una persona depressa e angosciata, avrà un segno debole, incerto, poco marcato (esempio 1). Al contrario una persona entusiasta e vitale avrà un tratto fermo con una certa pressione sul foglio che potrà lasciare un lieve segno nei fogli sottostanti.

La dimensione della scrittura detta “calibro della scrittura” indica la padronanza di se stessi. Una persona insicura e timida avrà un calibro di scrittura piccolo. Il calibro medio indica il giusto equilibrio, mentre un calibro eccessivamente grande (6mm per l’adulto) può indicare  un complesso di superiorità (magari conseguente a un complesso di inferiorità).
Una grafia tondeggiante indica estroversione ed apertura verso il prossimo. Una grafia eccessivamente angolosa e appuntita può indicare rigidità e durezza.

L’andamento ascendente della riga (la scrittura che tende a salire nel foglio come nell’esempio 2) indica ottimismo; mentre l’andamento discendente indica generalmente tendenza al pessimismo e alla depressione (esempio 1). Questo vale per le persone che hanno già acquisito una certa padronanza nello scrivere e non per i bambini sotto i dieci anni.

La scrittura pendente verso destra indica proiezione verso il futuro (esempi 2 e 3), mentre quella rovesciata verso sinistra indica un attaccamento al passato (esempio 4).

La scrittura che presenta aste ritorte, cioè aste curve verso sinistra (notare gli allunghi delle lettere t e d nell’esempio 5) indica la ricerca di autonomia e affermazione e la si può riscontrare in molti adolescenti.
Anche le lettere rigonfie (esempio 4) si riscontrano in età adolescenziale, specialmente nelle ragazzine che amano sognare ad occhi aperti; altre caratteristiche della loro scrittura sono i ricci detti anche ricci dell’immaginazione e i puntini sulle i fatti a cerchietto (esempio 6).

La scrittura addossata (dove le lettere che compongono le parole risultano addossate le une alle altre come nell’esempio 4), rivela uno stato di ansia che porta a difficoltà comunicative e di relazione. 

Lo spazio interletterale (spazio fra una lettera e l’altra) dovrebbe essere di poco inferiore alla misura dell'occhiello (cerchio della lettera o che viene preso come riferimento).

La fluidità grafica (esempio 7) caratteristica della scrittura senza inceppamenti, priva di eccessiva angolosità come di eccessivi rigonfiamenti, con un calibro medio, una giusta pressione scrittoria e senza accartocciamenti indica un buon equilibrio psichico e un’apertura mentale che li predispone a un’ottimo rapporto con se stessi e con gli altri. 

Non confondete questa scrittura con quella rigorosa, con assi sempre paralleli (esempio 3). In questo caso denoterebbe un rigore mentale che rifugge l’estro e la fantasia. Persone così sono generalmente molto precise, rigorose, affidabili, ma possono anche essere polemiche e poco disposte ad accettare i punti di vista differenti dai loro. Sono adatte a svolgere lavori di precisione dove non è richiesta inventiva. Infatti, il parallelismo grafico, esclude la creatività.

I segni della scrittura che rivelano l’ingegno e la creatività sono rappresentati da collegamenti particolari fra le lettere; questi sono collegamenti insoliti, non previsti dal modello scrittorio che ci viene presentato nella scuola elementare. 
Nell’esempio 2 notare il collegamento fra il cerchio e l’asta della lettera d, il collegamento fra la q e la u. 
Nell’esempio 7 notare in collegamento fra la o e la n nella parola Buon.

© Rossana d'Ambrosio

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