Elioterapia o terapia del sole

L’elioterapia è basata sull’azione benefica dei raggi solari sul nostro corpo.
L’importanza dei fattori climatici sulla salute dell’uomo e la possibilità di sfruttarla a scopi terapeutici, venne intravista già da Ippocrate, oltre che da tanti altri scienziati dell’antichità come Plinio il vecchio.
Le radiazioni solari, assorbite con le dovute precauzioni, possono apportare notevoli benefici nell’ambito di diverse patologie.
I raggi infrarossi esercitano la loro azione a livello degli strati superficiali della cute, dove si trasformano in energia calorica. Si deve però prestare attenzione alle intensità elevate, caso in cui possono procurare delle vere e proprie ustioni, con le relative conseguenze. 
Invece, gli ultravioletti (raggi UV) che rappresentano solo il 5% dello spettro solare, penetrando nella profondità dei tessuti fin dentro le cellule, sono responsabili dell’azione stimolante dei processi metabolici.


I raggi UV hanno una carica energetica tale da apportare rilevanti benefici fisici e chimici, specie nelle malattie reumatiche ed artritiche, nei traumi all’apparato locomotore, negli spasmi muscolari e in alcune malattie dell’apparato circolatorio.
Anche i raggi infrarossi svolgono un’azione positiva ma con un’azione trofica sui tessuti, mediante l’attivarsi degli scambi nutritizi e della circolazione, nelle zone esposte e in quelle limitrofe, dove si produce una dilatazione dei vasi sanguigni sottocutanei e si accelera il metabolismo locale.
Questa terapia può risultare molto salutare ed efficace, ma solamente se condotta con le dovute attenzioni e dietro controllo medico, che potrà disporre la somministrazione di farmaci psoralenici, per rendere i tessuti cutanei più sensibili ai raggi aiutandoli così a ripristinare il loro colore, per esempio nei casi di vitiligine.
Esposizione al sole
L’esposizione al sole deve essere attuata con molta cautela, per non dovere pagare gli effetti positivi con pesanti effetti indesiderati. Quindi, l’abbronzatura (sistema di protezione dell’organismo che impedisce l’infiltrazione in profondità dei raggi luminosi) va raggiunta con gradualità, innanzi tutto per evitare gli eritemi solari e poi altre patologie più gravi.
I bambini sono più sensibili degli adulti alle radiazioni solari, così come le persone di carnagione chiara rispetto a quelle con pelle scura, in quanto posseggono nella cute una minore quantità di melanina. Inoltre gli anziani soffrono l’effetto violento dell’irraggiamento, probabilmente a causa del loro metabolismo ridotto. 
Da ciò si deduce che l’elioterapia deve essere effettuata con prudenza: pochi minuti i primi giorni evitando le ore più calde, dalle 11.30 alle 14.30. 

Effetti benefici
Il maggiore effetto benefico della terapia del sole è rappresentato dall’effetto antirachitico. Le radiazioni ultraviolette contenute nello spettro solare stimolano, infatti, la trasformazione della provitamina D in vitamina D, indispensabile nel prevenire e guarire forme di rachitismo.
Risentono beneficamente dell’azione delle radiazioni solari le forme artrosiche soprattutto quelle della colonna vertebrale. La liberazione di istamina, in seguito alla vasodilatazione dovuta all’esposizione al sole, provoca un incremento dell’affluenza di sangue agli organi interni e nei muscoli scheletrici delle zone adiacenti la cute irradiata.
Ancora gli ultravioletti stimolano la formazione di insulina, mettendo in azione il pancreas endocrino, concorrendo in questo modo a far calare il valore del glucosio nel sangue. L’elioterapia può essere quindi vantaggiosa in alcuni pazienti colpiti da diabete, i quali possono ridurre (sotto stretto controllo medico) la quantità di insulina. Ciò ha valore per alcuni diabetici non gravi e sicuramente non per le forme giovanili.
Infine ricordiamo che la luce del sole accresce l’emoglobina influendo, in questo modo, sull’emopoiesi (la produzione di elementi corpuscolati nel sangue), stimola il ricambio e le funzioni nervose, sviluppa effetti benefici sulla psiche. Per questo si può rivelare utile anche nei casi di anemia e di depressione.

Controindicazioni
Sembra che l’elioterapia stimoli indirettamente tutte le ghiandole a secrezione interna a produrre ormoni e ciò determina, in soggetti ipertiroidei, fastidiosi disturbi come tachicardia, tendenza allo svenimento e stato di agitazione psicomotoria. Altre incompatibilità sono costituite dalle gravi malattie debilitanti, nelle quali lo stesso riscaldamento può determinare un ulteriore abbassamento della pressione arteriosa e quindi un conseguente stato di depressione cardiocircolatoria. 
Oltre al diabetico grave, devono evitare l’esposizione al sole anche coloro che sono affetti da forme di tubercolosi polmonare. Infatti, le radiazioni solari possono risvegliare processi tubercolari facendoli passare dalla fase di riposo a quella attiva. 
Va anche ricordato che l’esposizione solare eccessiva può provocare tre importanti manifestazioni: i crampi da calore, l’esaurimento da calore e il colpo di calore.
L’elioterapia non è indicata nei pazienti che soffrono di fragilità vasale e nei portatori di varici agli arti inferiori. La vasodilatazione stimolata dal calore dei raggi solari aggrava il processo varicoso. 
È indispensabile la protezione degli occhi con lenti scure, tanto più essenziale per coloro che hanno difetti visivi o accusano affezioni oculari di vario tipo.
Coloro che hanno diversi nevi sulla cute devono ricordare che una prolungata esposizione ai raggi solari potrebbe attivare processi degenerativi, pertanto in tutti i casi dubbi (cambiamento di colore o dimensione, mutamento dei contorni dei nevi) è bene consultare un dermatologo prima dell’esposizione al sole.

Nessun commento:

Posta un commento