Differenza tra racconto e novella

La novella è una narrazione breve con personaggi umani (a differenza della favola) e con contenuti verosimili (a differenza della fiaba).

Secondo alcuni, non vi è una sostanziale differenza tra racconto e novella
La differenza è dovuta alla prevalenza dell’uso di un termine o dell’altro secondo l’epoca storica. In fatti in Italia, a partire dall’Ottocento, si diffuse l’uso del termine racconto in riferimento a quel genere che prima era stato definito novella.

In realtà pare più corretto ritenere che la novella abbia una sua precisa connotazione. Essa ha origini molto antiche e in origine si diffuse oralmente. Si stima che le sue origini siano anteriori all'anno Mille, epoca in cui non esistevano vere e proprie forme di scrittura. Inizialmente la novella parlava della vita dei Santi, ma a partire dal Duecento, grazie a Boccaccio, questo genere acquisirà altre caratteristiche, assumendo un ruolo educativo e dovendo anche provvedere al dialetto. Il Decameron boccaccesco rappresenta l'esempio di questo cambiamento.

Successivamente la novella si arricchirà di altri aspetti, come la sua caratteristica di indagare sulla coscienza. Essa non racconta storie situate in luoghi geografici ben precisi, opera una critica della contemporaneità. Lo scrittore italiano di novelle, per eccellenza, è Luigi Pirandello. 
Non dimentichiamo tuttavia Grazia Deledda, Giovanni Verga, Italo Svevo, Italo Calvino, Dino Buzzati, Piero Chira, Carlo Cassola, e molti altri.
Un'altra differenza è che la novella fa sempre riferimento alla vita reale, mentre il racconto è una narrazione che può avere sia un contenuto realistico ma anche fantastico. Inoltre la novella è più lunga del racconto, avendo generalmente la lunghezza di un romanzo breve.

Nessun commento:

Posta un commento